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Aziende e Covid19: l’innovazione sostenibile come motore per la ripresa

Aziende e Covid19: l’innovazione sostenibile come motore per la ripresa

Come affrontare una fase post-lockdown, rimodellando l’organizzazione aziendale e affrontando dei nuovi piani di investimento incentrati sull’innovazione sostenibile. É la storia di PONY spa i cui macchinari per lo stiro professionali fanno il giro delle lavanderie industriali e dei più prestigiosi hotel del mondo. E da quest’anno, possiedono un “risvolto” green.

Idee innovative sin dal 1958

PONY Spa è presente sul mercato dal 1958. Dalla produzione iniziale di piccoli generatori di vapore e tavoli da stiro, l’azienda oggi vanta gamma completa di prodotti all’avanguardia per tecnologia costruttiva e affidabilità, in grado di soddisfare le più svariate necessità.

Il nome PONY si è presto affermato a livello mondiale, grazie ad idee innovative. E’ stata tra le prime aziende a introdurre la tecnica del soffiaggio per la stiratura e ad applicare soluzioni ergonomiche sui banchi da stiro. Dal 2016 ha dato il via a un progetto di innovazione tecnologia e sostenibile.

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Per questo progetto abbiamo utilizzato pannelli fotovoltaici Q-cells ad alta efficienza e inverter con ottimizzatori di potenza Solaredge.

Ridefinire l’azienda ai tempi del COVID19

Affrontare la riapertura, non è stato affatto semplice. Le priorità per PONY, come per tutte le aziende italiane, sono state la protezione dei collaboratori e dell’intera azienda. Per gestire la famosa Fase2, PONY ha dovuto rimodellare l’organizzazione aziendale, prevedendo elasticità oraria dei collaboratori per evitare assembramenti, adozione del lavoro agile da casa e riorganizzazione degli spazi all’interno dello stabilimento. Ogni collaboratore è dotato di DPI e ha a disposizione delle cabine ad ozono per la sanificazione degli indumenti. Sanificazione è infatti la parola d’ordine anche sul fronte clienti: le cabine ad ozono sono un perfetto alleato per garantire ai clienti un servizio impeccabile e in totale sicurezza, per tutti quei capi sartoriali che non possono essere facilmente lavati e stirati.

Sempre con il proposito di adeguarsi alle disposizioni della Fase2, anche le lavanderie hanno dovuto assicurare la distanza tra gli operatori. A questo proposito PONY da tempo ha studiato delle vere e proprie “isole di lavoro” nelle quali gli operatori possono lavorare in totale autonomia. Una soluzione che si è rivelata fondamentale per mantenere la distanza di sicurezza prevista dal DPCM. Inoltre, la particolare disposizione delle macchine in queste isole si traduce in una sostanziale riduzione delle dissipazioni di energia e in un notevole risparmio sui costi di energia elettrica e vapore.

Ambiente e benessere della persona

La Direzione aziendale di PONY ha da sempre a cuore azioni che mirino al benessere dei collaboratori e al contenimento dei consumi energetici, in uno spirito di salvaguardia delle risorse e di contenimento dell’inquinamento ambientale.

“Nel 2016 abbiamo lanciato un progetto – ci racconta Stefano Marzola direttore delle operazioni di PONY spa – in collaborazione con il nostro Energy Manager Matteo Nembri, co-fondatore di GANEMA (società di servizi per il monitoraggio energetico e di processo), che prevedeva una riduzione del 20% sui consumi energetici e una diminuzione del 20% sulle emissioni derivanti entro il 2020”.

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In questi 4 anni l’azienda ha investito molto nel cambio tecnologico di fabbrica, intervenendo su:

  • Illuminazione a led
  • Compressori a tecnologia inverter
  • Caldaie a condensazione e pompe ad alto rendimento
  • Moderno centro lavoro per lavorazione della lamiera a tecnologia laser fibra
  • Rifacimento del tetto per rimozione eternit e sua coibentazione

“Si è quindi fatto tutto il possibile per arrivare al minimo dei consumi. Il passo successivo e coerente con il progetto è rappresentato dalla realizzazione dell’impianto fotovoltaico mirato all’autoconsumo: l’ultimo tassello del progetto per cogliere anche un immediato beneficio economico attraverso l’autoproduzione di energia”, conclude Marzola.

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L’impianto fotovoltaico da 300kW nominali – che rappresenta un po’ la ripartenza anche per noi di Elmec Solar, essendo stato il primo cantiere dopo la riapertura – è stato installato sulla copertura dello stabilimento. L’impianto produrrà circa 300.000 kWh/anno, che garantiranno un autoconsumo del 65% con una conseguente riduzione del costo in bolletta del 40% e una diminuzione delle emissioni di CO2 pari a 150.000 kg/anno.

Nuovi piani di investimento

L’emergenza COVID19 non pone solo interrogativi e sfide, ma anche un cambio di paradigma del modo di pensare l’azienda. La capacità di rinnovarsi e studiare nuovi piani di investimento in ottica sostenibile è la chiave per la ripartenza e per una crescita economica responsabile.

Contattaci per supportarti a definire la strategia di innovazione sostenibile per la tua azienda.

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