Stile di vita sostenibile nelle città: una rivoluzione che interessa anche la provincia di Varese.
Se si pensa che solo il 2% della superficie terrestre è occupata da centri urbani e che la maggior parte della popolazione è insediata proprio in queste zone, non è difficile capire quanto questa concentrazione sia impattante per il nostro pianeta a livello di consumo energetico.
Secondo alcuni studi sulla sostenibilità ambientale, si è previsto che, entro il 2050, più di 6 miliardi di persone vivranno nelle città e che, il consumo di energia, toccherà il 75% della disponibilità mondiale.
Numeri preoccupanti che impongono un cambio repentino di abitudini e soprattutto di mentalità, diretto verso uno stile di vita sostenibile e attento alla salvaguardia ambientale.
Tutti i centri urbani, infatti, indipendentemente dalle dimensioni, hanno un ruolo fondamentale in questo ambito, poiché sono luoghi d’eccellenza per tutte le manovre commerciali, politiche, sociali ed economiche.
A questo proposito si stanno sviluppando nuove tendenze, che mirano a valorizzare i centri abitati in termini di sostenibilità e di sviluppo. Parliamo delle “città intelligenti” e di tutte quelle azioni volte alla promozione per sostenere la riqualificazione delle città stesse. Si tratta, in particolare, di interventi di manodopera ed installazioni che possano migliorare l’efficienza energetica degli immobili, limitando i consumi e riducendo l’emissione di fattori inquinanti nell’atmosfera. Tra questi troviamo tutte quelle attività a miglioramento delle condizioni di dispersione energetica e termica per gli edifici già esistenti e, nel caso di nuove costruzioni, l’adozione obbligatoria di tutte le misure previste per legge in termini di risparmio energetico.
A questo proposito, lo Stato Italiano, ha previsto agevolazioni e detrazioni fiscali per sostenere l’adozione di tecnologie sostenibili a cui possono accedere tutti coloro che possiedono un immobile, sia esso di natura residenziale o commerciale.
In Italia, il numero di comuni che attualmente hanno intrapreso progetti di smart city si aggira intorno al 50% ma di questi, circa il 63% delle iniziative risulta essere ancora in fase sperimentale. Un esempio a noi vicino, ci è dato dalla città di Varese che lo scorso 23 Novembre, è stata oggetto del convegno “_Efficientamento energetico: case a contatore zero_”. L’incontro è stato promosso da Ance Varese, l’Ordine degli Architetti e degli Ingegneri di Varese, il Collegio dei Geometri di Varese e Icaf, in collaborazione con il
Comune di Varese e Legambiente e con il supporto della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate.
Il congresso, si è concentrato sulla realizzazione di case a contatore zero dove, oltre al beneficio ambientale, è il proprietario stesso dell’immobile a poter usufruire di notevoli vantaggi. Come sostiene lo stesso direttore generale di Ance Varese, l’associazione nazionale dei costruttori edili, un’opera di riqualificazione energetica, giova prima di tutto all’immobile, aumentandone il valore e le potenzialità. Considerando che il 20% degli edifici varesini è stato costruito intorno al 1945, il 33% tra il gli anni ‘50 e ‘70 ed un 31% fino al 1990 e che, quindi, più dell’80% delle abitazioni superano i 40 anni, si capisce quanto la manovra promossa dal congresso risulti fondamentale. Sono molti i progetti presentati, tra questi quello di CQ – Costruire in Qualità o come l’idea delle sharing city di Legambiente Lombardia. Proposte che, nel giro di pochi anni, considerando anche gli incentivi e le detrazioni a disposizione, arriverebbero ad autofinanziarsi.
Possiamo quindi affermare che Varese ha intrapreso i primi passi verso una riqualificazione energetica che non solo gioverà alla città e ai suoi abitanti, garantendogli risparmi e uno stile di vita più sano e sostenibile, ma che apporterà notevoli benefici anche a livello ambientale.
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