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Cesare Baroli 1947: non solo scarpe naturali ma anche tradizione, innovazione e rispetto dell’ambiente

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Nasce a Gargallo, in provincia di Novara, come azienda di taglio di pellami, oggi, arrivata alla sua terza generazione. Scarpe naturali: la Cesare Baroli crea calzature ecologiche e collabora con le più famose marche italiane di moda.

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Tradizione e innovazione

Nasce nel 1947 come piccola impresa di taglio pellami dal suo fondatore Cesare Baroli; diventando un vero e proprio distretto produttivo sul mercato e presentando scarpe naturali completamente realizzate a mano. Siamo in un piccolo paese del Nord Italia, in provincia di Novara, che in quegli anni vantava un numero considerevole di maestri calzolai. In pochi anni la filiera cresce e la Cesare Baroli 1947 diventa una delle migliori aziende nel campo delle calzature ecologiche di qualità create esclusivamente da artigiani italiani.

L’intero processo produttivo è gestito internamente: dalla progettazione al taglio, dall’orlatura alla realizzazione finale della calzatura, tutto utilizzando la lavorazione Goodyear, tradizionalmente riconosciuta come una delle più apprezzate e pregiate nel campo delle calzature maschili. La lavorazione del fondo, con metodo Goodyear, consente di creare una scarpa elegante, robusta e confortevole. Tutto questo si traduce in un prodotto di qualità, che dura nel tempo e quindi ecologico.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

 “Un uomo di classe si riconosce dalle scarpe che porta.

Ho sempre pensato che ciò sia vero. Da ragazzo mi incantavo a guardare le scarpe ai piedi dei signori, fino a quando ho deciso che guardarle era troppo poco.

Era il 1947.

Il mio sogno era quello di fare scarpe, scarpe per signori. Quel sogno l’ho realizzato e voglio che sia anche il vostro.”

Cesare Baroli

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Artigiani italiani

Cesare Baroli combina il raffinato artigianato italiano con avanzata tecnologia per un prodotto su misura e personalizzato, dando vita a scarpe naturali uniche. L’azienda piemontese è stata una delle prime aziende italiane ad utilizzare il digitale, affiancandolo a processi manuali, per personalizzare e tagliare le tomaie. Questa attenzione all’innovazione pur mantenendo gli aspetti tradizionali di questo mestiere, ha permesso alla Cesare Baroli di andare a conquistare importanti nicchie di mercato in Italia, in Europa e nel mondo portandola anche a strette collaborazioni con i più grandi marchi della moda italiana.

Perché stiamo raccontando questa storia? Questa attenzione alla tecnologia, all’innovazione si rispecchia anche nella scelta che ha portato la Cesare Baroli a dotarsi di un impianto fotovoltaico per andare a coprire buona parte dei consumi elettrici dell’azienda. Una scelta lungimirante, ecologica proprio come il prodotto che realizza.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

Rispetto dell’ambiente

Cosa ha spinto la Cesare Baroli a installare un impianto fotovoltaico? Lo abbiamo chiesto a Filippo Baroli che appartiene proprio alla nuova generazione della Cesare Baroli 1947:

“Il fattore principale è stato sicuramente l’opportunità di consumare l’energia prodotta in maniera ecologica, con tutti i vantaggi che ne derivano sia da un lato economico che etico e sociale.

La nostra produzione artigianale mette al centro la qualità del prodotto, aspetto che esalta anche la longevità della calzatura e quindi il suo valore ecologico. Le nostre calzature sono realizzate per durare negli anni, calzature con i più pregiati pellami che possono essere risuolate senza perdere il comfort di una calzatura già rodata. E’ proprio con questa attenzione verso l’ecologia e il rifiuto all’ideologia dell’usa e getta che abbiamo voluto dotare la nostra azienda di un impianto fotovoltaico.”[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_video link=“https://www.youtube.com/watch?v=KCQf4QxnYpo" align=“center”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

Tecnologia SunPower e Solaredge

Per questo progetto abbiamo utilizzato moduli monocristallini SunPower 360 ad alta efficienza e inverter con ottimizzatori di potenza Solaredge per un totale di 30,24 kWp prevedendo un auto-consumo del 60% e autarchia, ovvero la capacità di coprire il totale dei consumi elettrici con l’energia prodotta dall’impianto, del 57%. La scelta è ricaduta in particolare su Solaredge per i problemi di ombre e per l’esposizione non ottimale della copertura.

Gli ottimizzatori Solaredge permettono all’impianto di ottimizzare**,** appunto, la produzione di ogni singolo pannello: se un modulo fotovoltaico si trova in ombra (anche solo parziale), non va ad inficiare la performance dell’intera stringa di pannelli. In questo modo è possibile avere un controllo totale su ogni singolo modulo fotovoltaico, a differenza di un inverter di stringa tradizionale che permette un controllo sulla serie; gli ottimizzatori consentono di fare in modo che i moduli più deboli (per sporcizia, ombreggiamento o difetti) non limitino la produzione dell’intero impianto o di una intera stringa di moduli.

Se stai valutando un impianto fotovoltaico per la tua azienda, scrivici qui. I nostri esperti ti consiglieranno la miglior soluzione.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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