Un’azienda storica, a conduzione familiare, che produce tessuti preziosi e innovativi, conquistando i mercati mondiali e continuando ad innovare. Potrebbe bastare così. E invece no: il Lanificio di Sordevolo, vicino Biella, a tutto questo affianca una precisa politica di sostenibilità ambientale, raccontata con passione anche in una pagina ben visibile del sito web

A conduzione familiare e sempre sostenibile

Una realtà nata nel 1965 dal Commendatore Cesare Perino, che rilevò l’ex stabilimento Lanificio Rivetti. Dopo Cesare, sono arrivati i figli Patrizia, Damiano e Paolo, che hanno portato avanti l’attività ognuno nel suo settore. E la generazione successiva sta iniziando ad entrare in azienda, affiancando i figli del fondatore per proiettare nel futuro un’impresa che ha saputo restare un’eccellenza nel proprio settore, affinando la qualità dei propri tessuti e conquistando il mercato del “prêt-à-porter” di lusso. Ma con un punto fermo: la sostenibilità ambientale della propria attività e la collaborazione stretta con il territorio. Ecco perché al Lanificio di Sordevolo, nell’acquistare un nuovo capannone per ampliare l’attività, non ci sono stati dubbi: l’energia che alimenterà anche questo nuovo edificio arriverà anch’essa da fonti rinnovabili. Ampliare la produzione non è mai un investimento da poco per un’azienda, e il Lanificio di Sordevolo ha voluto farlo in modo responsabile, prendendo l’energia necessaria dalla fonte rinnovabile per eccellenza: il sole.

Energia dal Sole: sì, ma chiavi in mano

Non è il primo impianto fotovoltaico montato dall’azienda: già nel 2010 un grande impianto è stato installato e fatto partire permettendo, tra l’altro, la riqualificazione di un edificio già parte dell’azienda. La conoscenza del mezzo, quindi, c’era già, così come la conoscenza del mercato delle installazioni. La scelta, questa volta, è caduta su Elmec Solar, in grado di garantire il rispetto di tutti i criteri fondamentali per un impianto adatto alle esigenze della ditta tessile. Un accordo “chiavi in mano” ha permesso quindi al Lanificio di Sordevolo di ottenere un impianto capace di produrre 99,6 kWp (il valore più prossimo alla richiesta dei 100 kWp, nonché dettato dalla modularità e dalla natura del prodotto): il 70-80% di fabbisogno energetico diurno dell’azienda. Un passo importante, che serve a ridurre una voce di spesa, quella per l’energia elettrica, che rischia di fare la differenza per lo stato di salute di un’azienda. In più, un impianto di questo tipo permette di risparmiare circa 70 tonnellate di Co2 all’anno: una voce che fa riflettere, soprattutto in un momento storico in cui ridurre le emissioni di gas serra fa bene a tutto il pianeta.