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Una casa a costo zero. È davvero possibile?

Una casa a costo zero. È davvero possibile?

Navigando online è possibile trovare una moltitudine di pareri discordanti in merito all’abbinamento tra pompa di calore e impianto fotovoltaico per l’ottimizzazione dei consumi. Anzi! L’azzeramento. Lavorando da diversi anni in questo settore desideriamo portare il nostro contributo e cercare di fare chiarezza su questa tematica portando il nostro punto di vista e la nostra esperienza ormai quasi ventennale nel settore del fotovoltaico per aziende e privati.

Elmec Solar, realtà operante nel settore del fotovoltaico e delle energie rinnovabili da ben 18 anni, cercare con questo articolo di fare chiarezza attraverso l’osservazione, dati alla mano, degli impianti da noi monitorati quotidianamente. La fotografia che vogliamo condividere è quindi basata su una visione obiettiva delle abitudini di consumo medie delle famiglie che si sono rivolte a noi. Ovviamente avremo chi è più attento e consuma in modo ottimale le risorse energetiche, chi invece è un po’ meno attento e si ritrova a spendere qualche euro in più. Nulla in confronto a chi ancora acquista la materia prima completamente dalla rete.

Avere una casa completamente elettrica infatti, dotata di sistemi quali pompa di calore, impianto fotovoltaico e batteria di accumulo, permette di avere riscaldamento e raffrescamento con la corrente elettrica generata perlopiù in autonomia. Vediamo insieme pro e contro di queste tecnologie e quanto è davvero possibile risparmiare.

La pompa di calore

La pompa di calore permette, attraverso un sistema di compressione e surriscaldamento dell’aria, di trasmettere calore al sistema termoidraulico e riscaldare l’edificio. Avere la possibilità di installare questa tecnologia, in abbinato ad un sistema fotovoltaico, non significa poter azzerare i consumi. Avremo comunque dei picchi di consumo molto elevati soprattutto nel periodo invernale quando l’aria prelevata dall’esterno è molto fredda ed è necessaria più energia elettrica per poterla surriscaldare. Più la temperatura esterna è bassa infatti, maggiore è l’energia utilizzata della pompa di calore per poter avviare il processo termico aria/refrigerante/acqua.

Una pompa di calore, durante i mesi invernali ed i periodi più freddi, può consumare tra i 30kW/h ai 70 kW/h al giorno di energia elettrica per poter riscaldare la casa. Tale dato dipende moltissimo anche dalla presenza del cappotto e dalla qualità della coibentazione dell’edificio. Ottimi risultati non si possono ottenere SOLO con gli impianti ma è necessario anche aver lavorato sulla limitazione massima delle dispersioni dell’edificio.

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L’impianto fotovoltaico

Il pannello solare è una tecnologia che produce energia a partire dal sole. Non per altro quando si progetta un impianto fotovoltaico si presta molta attenzione a quale sia il miglior punto in cui poterlo installare per ottenere il massimo dell’efficienza e il maggior beneficio da questa tecnologia.

Sarà abbastanza semplice capire quante siano le variabili in gioco. E quanto la produzione di energia elettrica di un impianto fotovoltaico, dipenda dalle condizioni meteorologiche, dall’inclinazione dei raggi solari, dalle ore di esposizione che cambiano a seconda delle stagioni, dalla pulizia e manutenzione dei pannelli e molto altro ancora. In Italia nell’arco di un anno il 70% dell’energia prodotta dall’impianto, viene prodotta tra aprile e settembre. Il restante 30% tra ottobre e marzo quando il sole permane nel cielo per meno ore ed i raggi solari sono meno diretti. Avere quindi una produzione costante e continua di energia non è possibile. Il periodo più critico per i consumi energetici rimane dunque quello invernale quando la pompa di calore necessita anch’essa di più energia per lavorare e l’impianto fotovoltaico riceve meno irradiazione e produce poco rispetto all’estate che è il periodo di produzione per eccellenza grazie a condizioni meteorologiche favorevoli, tempi di esposizione maggiore e inclinazione ottimale dei raggi solari.

Abbiamo quindi due tecnologie, pompa di calore e impianto fotovoltaico che, pur lavorando in maniera sinergica e pulita, non possono sopperire completamente alle esigenze energetiche invernali di un edificio.

Sovradimensionamento dell’impianto: può essere la soluzione?

Di fronte a queste premesse verrà quindi spontaneo pensare che sovradimensionare l’impianto fotovoltaico possa essere la soluzione ideale. Se da un punto di vista tecnico può avere senso, da un punto di vista meramente economico e di risparmio non ne ha. Anzi!

Un impianto sovradimensionato ha tempi di ritorno ovviamente superiori ad un impianto normo dimensionato. Mi troverò quindi ad aver investito diverse migliaia di euro in un impianto che produce a sufficienza in inverno, ma mi ritròverò con un eccesso di energia in estate. Energia che viene immessa nuovamente in rete con modelli regolamentari quali la convenzione di scambio sul posto o ritiro dedicato. Non aspettatevi però che il valore di ritorno dall’immissione della vostra energia in rete sia pari a quello pagato all’acquisto! Il restituito al kW/h corrisponde infatti all’incirca ad 1/3 rispetto a quello che invece viene pagato al momento dell’acquisto dalla rete. Non vi è quindi un reale vantaggio costi/benefici nell’acquistare un impianto fotovoltaico sovradimensionato.

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I sistemi di accumulo

Oltre a pompa di calore e impianto fotovoltaico, è possibile investire in un sistema di accumulo. Sistema che consente l’ottimizzazione dei consumi immagazzinando l’eccesso di energia prodotta dall’impianto durante il giorno, soprattutto nel periodo estivo. Purtroppo ad oggi non esiste ancora una tecnologia facilmente fruibile che consenta di accumulare energia d’estate e utilizzarla in inverno. I sistemi di accumulo odierni hanno una logica di consumo giornaliera: l’impianto produce di giorno energia sufficiente a caricare il sistema che rilascia energia in caso di necessità durante la notte. Quando la batteria di accumulo si scarica, l’energia verrà prelevata dalla rete elettrica a cui ogni casa dotata di contatore è necessariamente collegata.

Il nostro consiglio

Dotarsi delle tecnologie qui descritte, è sicuramente un buon investimento rispetto a dover ancora dipendere totalmente dalle forniture di gas ed energia elettrica nazionali con tutte le conseguenze che ne conseguono. Conseguenze di cui stiamo conoscendo la portata in questi mesi. Tra le quali ricordiamo le importanti fluttuazioni di costo e un impatto ambientale decisamente negativo. La soluzione che ci sentiamo di consigliare è di optare per un impianto fotovoltaico di dimensionamento corretto al giusto costo totale. Una convenienza maggiore paragonata all’investimento su un impianto sovradimensionato che avrebbe tempi di rientro economici decisamente lunghi e poco sensati. Sarebbe una scelta irrazionale rispetto al pagare quei pochi euro l’anno di bolletta.

Alcuni esempi per capire meglio

Per meglio spiegare questo concetto abbiamo qui pubblicato alcuni grafici anonimi, presi dalle statistiche di consumo di alcuni nostri clienti, i quali mostrano i dati di misurazione nell’arco dei dodici mesi dell’anno. Sarà facile notare quanto durante i mesi estivi sia visibile l’incremento di produzione energetica dell’impianto fotovoltaico.

Vengono mostrati i dati relativi a tre casi di tre diversi clienti con consumi più o meno virtuosi. Il periodo preso in esame è quello che va da gennaio 2022 a dicembre 2022 per un totale di 12 mesi.

Le fasce di consumo sono così suddivise:

  • ROSSO Consumo/Fabbisogno dell’edificio
  • VERDE Produzione dell’impianto fotovoltaico
  • AZZURRO Autoconsumo

N. B. Quando il VERDE supera il ROSSO la quantità di energia prodotta dall’impianto non viene consumata. Viene quindi immessa nuovamente in rete.

Caso 1

Qui un esempio di un nostro cliente molto attento alle modalità di consumo. Impianto da 7 kWp SENZA ACCUMULO. Casa completamente elettrica.

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Caso 2

Nel caso che segue invece un esempio di cliente virtuoso. Impianto da 6 kWp CON ACCUMULO da 10 kWh. Casa completamente elettrica.

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Caso 3

Cliente un po’ meno attento rispetto ai casi precedenti. Impianto da 8 kWp CON ACCUMULO da 10 kWh.

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Una scelta consapevole

Dopo aver chiarito quanto sopra, desideriamo ribadire un concetto molto importante che ancora è difficile far comprendere: non bisogna immaginarsi la totale indipendenza dalla rete elettrica o la “bolletta 0”. Questo infatti non è possibile. Pur investendo diverse migliaia di euro per portarsi a casa sia impianto fotovoltaico, sia accumulo, sia pompa di calore, saremo sempre e comunque legati alla rete elettrica e ai relativi costi. Seppur in maniera irrisoria rispetto a chi ancora non ha avuto modo di accedere a queste tecnologie.

Siamo convinti che essere chiari e trasparenti con i nostri clienti sia per noi un valore irrinunciabile e una modalità operativa che restituirà risultati nel tempo al nostro operato. Per questo è per noi importante sottolineare in maniera onesta quali sono i vantaggi, e gli eventuali limiti (tecnici e burocratici), dell’installazione di un impianto fotovoltaico e/o tecnologie affini. Ciò non toglie che investire in una tecnologia di questo tipo (ad oggi garantita per ben 40 anni) sia innegabilmente una scelta virtuosa con un impatto decisamente molto positivo sulle nostre vite, sulle nostre finanze, sul nostro futuro e, più in generale, sull’ecosistema ed il pianeta che ci ospita.

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