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Acqua, energia, cibo e cambiamento climatico

Acqua, energia, cibo e cambiamento climatico

Abbiamo tante soluzioni per contrastare il cambiamento climatico che hanno a che fare con il legame tra acqua, energia ed alimentazione. Eppure non le adottiamo e facciamo fatica a ripensare il nostro stile di vita. Perché? TedxVarese Countdown ha proposto un’iniziativa locale per condividere idee e dare spunti affinché questo avvenga.

L’idea di una persona può cambiare il mondo

Il film di TedXVarese Countdown - andato in onda sui canali di TedXvarese domenica 18 ottobre – è stato il culmine di una settimana di eventi ad alto impatto, avvenuti in luoghi evocativi del territorio come il museo MA*GA, Ville Ponti, Villa Mylius e il Sacro Monte di Varese. Hanno coinvolto la comunità scolastica, il mondo economico del territorio, la filiera del cibo e persone del mondo scientifico e accademico lombardo.

La piantumazione di 250 alberi nel parco di Villa Mylius lascerà un segno tangibile di questo impatto positivo. Il suo compito sarà quello di ricordarci quanto un piccolo gesto possa fare del bene ad una intera comunità.

Non è possibile salvare il mondo da soli.

Se l’idea di una persona può ispirare una stanza, allora una stanza può ispirare una città, che può ispirare una nazione e una nazione può ispirare il mondo.

L’idea di una persona può cambiare il mondo.

Il legame Acqua Energia e Cibo

Qualunque civiltà che si sia affermata nel corso della storia ha saputo creare il giusto equilibrio tra acqua, cibo ed energia, consentendo di svilupparsi nel segno della sostenibilità. Si pensi per esempio agli Egizi che, con l’invenzione della Saqiya - un sistema di estrazione di acqua e irrigazione dei campi - portò l’Egitto ad essere il maggior fornitore alimentare dell’area mediterranea. La sua diffusione influenzò notevolmente l’ascesa dell’Impero Romano che importò e perfezionò la tecnologia. La maestria dei romani nel realizzare gli acquedotti e gli impianti fognari deriva proprio da qui. Water-Energy-Food Ecosystem Nexus è un termine coniato al World Economic Forum 2015 e consiste in una metodologia che esplora il nesso tra acqua-cibo-energia e servizi ecosistemici. Obiettivo dell’approccio Nexus è anche identificare possibili sinergie tra paesi transfrontalieri, per una gestione efficiente dell’acqua, anche in situazioni di scarsità idrica e alla luce dell’impatto del cambiamento climatico. L’agricoltura e la produzione alimentare dipendono dall’acqua e dipendono dalla conoscenza dei principi dell’energia per poter trasportare l’acqua da un luogo a un altro.

Il nesso con il cambiamento climatico

Ma cosa ha a che fare tutto questo con il cambiamento climatico? La risposta è molto semplice: l’innalzamento delle temperature porta ad avere meno acqua, meno acqua significa diminuzione delle colture e un aumento dell’importazione dei generi alimentari. Un concetto decisamente poco sostenibile, oltre che far emergere la vulnerabilità di molti paesi che dipendono, in gran parte, dalle importazioni (paesi non europei del mediterraneo importano più del 70% dei loro alimenti).

L’aumento delle temperature ha come conseguenza una maggiore richiesta di sistemi per il raffrescamento dell’aria e condizionatori e dunque una maggior domanda di elettricità. Il nostro futuro sarà decisamente più elettrificato: adotteremo sempre di più veicoli elettrici e costruiremo sempre più case no gas. Per sostenere questo aumento dovremo costruire più centrali elettriche, che avranno bisogno di più acqua.

Senza l’energia non è possibile irrigare i campi e soddisfare la richiesta di alimenti. Ecco un’altra volta l’incessante collegamento tra acqua, cibo ed energia. Entro il 2030 la nostra popolazione (intesa quella mediterranea) si aggirerà sui 600 milioni di persone che dovranno imparare a fare di più con meno risorse. E questo si applica, ovviamente, a tutto il resto del nostro pianeta.

Guarda il film TedxVarese Countdown

Le soluzioni che partono dall’individuo

Produrre energia pulita con il fotovoltaico, introdurre nuovi alimenti nella nostra dieta, diversificare le colture (le cosiddette colture intelligenti), piuttosto che introdurre dei processi per il riutilizzo dell’acqua sono soluzioni percorribili e già applicabili. Esistono, sono sotto i nostri occhi. Il problema è che non viene fatto, perché implicano un faticoso cambiamento dello stile di vita, un passo al di fuori della nostra zona di comfort.

Politiche globali hanno portato a una uniformità delle colture, per esempio. Ma cosa succederebbe se accrescesse la domanda di altre colture? Cereali come miglio e orzo sono scomparsi dalla nostra dieta, eppure sono alimenti altamente nutrienti e richiedono meno acqua e fertilizzanti (dunque contribuiscono a ridurre le emissioni). La reintroduzione nelle nostre diete accrescerebbe la domanda e dunque l’offerta. Questo è solo un esempio che risponde alla domanda “da chi parte il cambiamento?”. Noi stessi ogni giorno facciamo delle scelte che possono arrivare ad influenzare la nostra “stanza”, la nostra città fino ad arrivare a un cambiamento globale.

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Noi possiamo aiutarti a cambiare il modo di produrre e consumare energia, attraverso la tecnologia fotovoltaica che utilizza il sole, fonte di energia pulita per eccellenza. Clicca qui.

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