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Comunità Energetiche Rinnovabili: un modo nuovo e solidale di prendere energia dal sole

Comunità Energetiche Rinnovabili: un modo nuovo e solidale di prendere energia dal sole

Un modello energetico diffuso, basato su autoproduzione e autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, elettriche e termiche, che si integra con i più grandi impianti a tecnologie pulite. È in grado di contribuire alla lotta contro l’emergenza climatica e allo stesso tempo di ridurre il peso geopolitico delle fonti fossili: sono le Comunità Energetiche Rinnovabili, un tipo di rete che sta prendendo piede in Italia e che ha tra i suoi promotori un “Alfiere della Repubblica” di soli undici anni.

Alfiere della Repubblica ad 11 anni

La storia di Gennaro è di quelle che restituiscono fiducia nel futuro e nelle giovani generazioni: membro della Fondazione Famiglia di Maria, Gennaro è riuscito a coinvolgere le famiglie del suo quartiere (San Giovanni a Teduccio, alla periferia di Napoli), bussando ad ogni porta per spiegare faccia a faccia i vantaggi ambientali ed economici dell’iniziativa. Grazie anche a questa sua azione instancabile, i tetti della fondazione sono stati coperti di pannelli fotovoltaici, e quaranta famiglie usufruiranno di sgravi economici per i prossimi anni. La sua è la prima comunità energetica verde e solidale del Centro Sud, e per questo il presidente Sergio Mattarella ha voluto premiare questo impegno, che ha permesso di indicare una nuova strada, sostenibile e solidale, per l’abbandono delle fonti fossili a favore del sole.

Cos’è una CER

Una Comunità come quella promossa da Gennaro è un’alleanza dal basso, che da un lato da una direzione green alla transizione ecologica, dall’altro promuove processi di “economia civile”, ovvero quel tipo di economia che vuole coniugare la sostenibilità economica a quella sociale e ambientale. Insomma, il tipo di mentalità imprenditoriale che ha fatto nascere e sviluppare le B Corp, quelle aziende che hanno tra le finalità non solo il profitto, ma anche lo sviluppo delle comunità. Una “CER” è un soggetto giuridico abilitato a produrre, consumare, accumulare e vendere energia rinnovabile, nonché a scambiarla tra i propri membri. Possono farne parte persone fisiche, PMI, enti o autorità locali (inclusi Comuni) in qualsiasi forma purché non animate dal profitto come prima finalità. Gli impianti fotovoltaici appartengono alla Comunità, di cui non possono far parte però imprese private che non abbiano come settore commerciale principale quello del fotovoltaico. L’obiettivo principale delle CER è fornire benefici ambientali, economici e sociali a livello di comunità ai suoi azionisti o membri o alle aree locali in cui opera, piuttosto che profitti finanziari.

I vantaggi delle Comunità Energetiche Rinnovabili

Secondo uno studio Elemens – Legambiente ammonta a 17 GW la potenza installabile al 2030, pari a circa il 30% degli obiettivi di decarbonizzazione del settore energetico fissati dall’attuale del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC). Un sistema che può arrivare a creare oltre 19.000 posti di lavoro nel solo settore impiantistico, e un risparmio nelle emissioni di CO2 stimato in 47,1 milioni di tonnellate, sempre al 2030. Lo sviluppo delle comunità energetiche può portare ad un risparmio in bolletta fino al 25% per le utenze domestiche e condominiali e fino al 20% della spesa energetica di piccole e medie imprese, scuole, distretti artigiani e altri settori. Gennaro è stato un tassello fondamentale di un progetto ampio, con promotori importanti e, soprattutto, ripetibile in contesti anche diversi. La Comunità Energetica e Solidale di Napoli Est – promossa da Legambiente Campania insieme alla Fondazione Famiglia di Maria e realizzata grazie al finanziamento di Fondazione con il Sud – è costituita da quaranta famiglie che, grazie alla realizzazione di un impianto fotovoltaico, produrranno insieme energia, dividendo il ricavato come supporto concreto alla povertà energetica in uno dei quartieri più complessi di Napoli, San Giovanni a Teduccio. Altro esempio è quello del piccolo Comune di Ferla, borgo di 2.300 abitanti in provincia di Siracusa, dov’è nata “Common Light – mettiamo insieme le nostre energie”: prima comunità energetica rinnovabile e solidale in Sicilia, aperta sia ai cittadini che alle piccole e medie imprese del territorio, oggi alimentata da un impianto fotovoltaico di 20 kW. Un percorso come quello di Gennaro e del suo quartiere può essere adattato ai diversi contesti, partendo dalla possibilità di utilizzare per le istallazioni i tetti di edifici pubblici, scuole, parrocchie, perfino costruendo tettoie sopra i parcheggi, con l’opportunità di coinvolgere scuole, università e associazioni e l’intera comunità. Con il fotovoltaico che dimostra tutta la sua capacità di essere reale alternativa alle fonti fossili.

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